Dietro questo nome però si nasconde un mondo intero fatto di storie, fatto di persone che dai tempi delle dame fino alle e-bike di oggi rappresenta la vera culla della reggianità.
Anche solo per descrivere tutti i tesori che qui si nascondono non basterebbe una vita intera poiché la lista delle scoperte che si possono fare è lunga quanto la storia che di qui è passata.
Canossa e l’intera provincia più in generale conservano infatti ricordi di tutti i principali periodi storici trascorsi a partire dai fossili che abbondano nei calanchi fino al periodo romano, dalla Canossa di Matilde alla Reggio Estense, dai moti partigiani fino ai ponti di Calatrava.
La Storia a Reggio scorre lenta come le acque del Crostolo e proprio per questo suo naturale fluire è stato facile qui più che in altre zone vedere convivere l’innovazione e la tradizione che si manifestano sia nel retaggio storico-naturalistico sia in quello eno-gastronomico.
Non dimentichiamo infatti che se Reggio è stata la madre del Tricolore, orgoglio provinciale e italiano, ha dato i natali anche ad Erbazzone e Parmigiano Reggiano, ha visto stappare la prima bottiglia di Spergola e di Lambrusco e ha riempito il primo piatto di cappelletti.
Le tavole reggiane sono ricche di prelibatezze tanto quanto le sue colline lo sono di castelli e calanchi e scoprire Reggio non significa solo fare una passeggiata sulla Pietra di Bismantova o nella stazione Mediopadana ma anche sedersi in una osteria e prepararsi ad allentare la cintura.
Se i confini geografici sono ben distinguibili su di una mappa, essi non corrispondono mai all’effettiva vastità del mondo che questi confini delimitano e proprio per questo, prendendo come punto di partenza la rocca di Canossa, è possibile scoprire e rivelare l’intera provincia di Reggio andando a scovare tutti i segreti che nasconde, tutte le attività che qui si svolgono e tutte le persone che hanno qualcosa che le rende uniche che per fortuna, o per il lambrusco, a Reggio non mancano mai!